Al Teatro Savio i volti e i testi nuovi della QuasiAnonimaProduzioni

Stagione QA Teatro SavioC'è voglia di teatro a Messina. Voglia di sipari di broccato rosso e assi di palcoscenico. Voglia di calarsi nella magia della rappresentazione scenica ma anche voglia di restare dietro le quinte e prendere in mano le fila dell'organizzazione.

Per ricrearla quella magia, a beneficio del pubblico. Una voglia così forte da spingere due giovani operatori dello spettacolo a rimboccarsi le maniche e passare all'azione, per offrire alla città e al suo pubblico una rassegna teatrale. Senza più aspettare.

Nasce così la QuasiAnonimaProduzioni. Dalla passione e dal lavoro al servizio del teatro e di questa terra di Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadarella. Regista, drammaturga e consulente alla drammaturgia messinese lei, sound designer, compositore di musiche per il teatro e scrittore siracusano lui, dopo aver lavorato a lungo per le produzioni dell'Istituto Nazionale del Dramma Antico, nel 2013 decidono di tornare a Messina non per fondare una compagnia ma per diventare produttori.

Con un obiettivo ambizioso: portare sulla scena volti e testi nuovi, riscritture di autori antichi e moderni, drammaturgie originali che riescano a “parlare” al pubblico. E per avviare questo dialogo pensano a una rassegna teatrale autoprodotta, lunga cinque mesi, che chiami a raccolta compagnie, musicisti e drammaturghi del panorama messinese, dell'area dello Stretto e della Sicilia. I figli migliori di questa terra per popolare uno spazio condiviso, il teatro, che diventa terreno comune di dialogo.

Dal pensiero all'azione, nasce la rassegna Atto Unico. Scene di Vita, Vite di Scena (www.facebook.com/AttoUnicoQA). Dieci appuntamenti domenicali, da novembre a marzo, al Teatro Savio di Messina alle 21. Dieci spettacoli legati da una linea ideale: l'azione scenica senza soluzione di continuità, senza tracce che svelino la finzione, un tentativo di dipingere affreschi realistici agiti in scena che mostrino quanto in comune ci sia tra “vite di scena” e “scene di vita”, svelando di queste ultime gli aspetti di drammatica finzione, talvolta senza celare toni di denuncia.

“Abbiamo immaginato dieci appuntamenti per condividere con il pubblico un percorso alla ricerca di qualcosa -sottolineano Sterrantino e Quadarella- forse del sé, forse dell'altro. Dieci appuntamenti per incontrarsi e scambiarsi un punto di vista, distribuiti in una rassegna che comincia il 24 novembre e termina il 30 marzo. Sarà il primo atto della QuasiAnonimaProduzioni, che nasce con l'intento di operare in vari settori artistici, in particolare in ambito teatrale che è il nostro settore d'impegno principale, anche se non unico”.

Esperienze professionali ricche e molto diverse tra loro quelle di Auretta Sterrantino e Vincenzo Quadrella, che la QuasiAnonimaProduzioni fonde e trasforma in valore aggiunto per la rassegna Atto Unico che inizia ufficialmente il 24 novembre con lo spettacolo “ProTesto” (QuasiAnonimaProduzioni), un debutto che mette in campo tutte le tematiche che verranno affrontate a cascata all'interno della rassegna.

A seguire, l'1 dicembre “La lunga notte del dott. Pennac” (Compagnia DAF – Teatro dell'esatta fantasia), uno spettacolo che è in qualche modo un vero e proprio debutto, perché approda a Messina in una veste rinnovata, abbandonando la formula della lettura teatrale per trasformarsi in concerto-spettacolo.

Il terzo appuntamento, il 15 dicembre, è con “Spunti di Vista” (di e con Luca Fiorino), che torna in scena ampliato e si trasforma da reading in una vera e propria performance teatrale.

Il quarto spettacolo, il 29 dicembre, è “Ritratti (anche le iene sono fotogeniche)” (Teatro di Morman 2), tre monologhi noir sul rapporto di tre donne con l'atto violento e criminoso.

La quinta messinscena, il 12 gennaio, è “Erostrato” (diretto e interpretato da Alessio Bonaffini), un monologo denso e fortissimo, una parabola ascendente attraverso cui si sviscera il pensiero sartriano.

Il sesto spettacolo, il 26 gennaio, è un altro debutto in cartellone: “Pinter e a capo” (di Massimo Tuccitto), un'analisi, in quattro quadri di un personaggio strano, sprezzante della realtà, moralista e integralista.

La settima pièce, il 16 febbraio, è “Il mondo offeso” (Mana Chuma Teatro), liberamente tratto da “Conversazioni in Sicilia” di Elio Vittorini. L'ottavo appuntamento, il 2 marzo, è con “D.U.E.” (Il Clan degli ), un nuovo esperimento di drammaturgia al debutto, un'altra ricerca, un altro studio sull'uomo e le sue reazioni, condotto attraverso le dinamiche che si stabiliscono tra due chiusi in una stanza.

Il nono spettacolo in cartellone, il 16 marzo, porta sulle scene un inedito di Clelia Lombardo, “Andromaca”, un monologo doloroso e disperato, ma forte e lucido. Chiude la rassegna, il 30 marzo, un ultimo debutto: “Matrioska” (QuasiAnonimaProduzioni), uno spunto di indagine sul rapporto tra identità, sui contrasti, le ombre e i chiaroscuri. Dieci appuntamenti per incontrarsi e scambiarsi un punto di vista. Dieci appuntamenti. Finalmente a teatro. Finalmente a Messina.

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