#Agrigento. Ragazza romena uccisa a Licata, fermato il fidanzato

Alina Condurache
Alina Condurache
Angelo Azzarello
Angelo Azzarello

Una giovane romena di 20 anni, Alina Condurache, è stata uccisa ieri sera a Licata in provincia di Agrigento.

Dopo una notte di interrogatori, il sostituto procuratore Andrea Maggioni ha disposto il fermo di un 21enne, Angelo Azzarello, fidanzato della vittima, che è indagato per omicidio.

Stando a quanto lo stesso Azzarello, coinvolto alcuni anni fa nell'omicidio di un 17enne e poi scagionato, ha pubblicato su facebook, i due si erano messi insieme il 14 ottobre scorso.

In quella data, sul proprio profilo FB Azzarello ha scritto infatti “Inizio di una relazione con Alina Condurache”, mentre in quello della ragazza non c'è alcun riferimento alla propria vita privata. La giovane donna è stata uccisa con due colpi di pistola che l'hanno colpita all'inguine in un'azienda agricola in contrada Cipolla, di proprietà della del presunto omicida.

Stando alle prime ricostruzioni dei , i due avrebbero avuto una lite perché si stavano lasciando. La ventenne, nonostante i soccorsi che le sono stati prestati da alcuni parenti che vivono nei pressi del luogo dove è avvenuto l'omicidio, è morta all'ospedale “San Giacomo d'Altopasso”.

I medici hanno stabilito che la ragazza è morta a causa di una emorragia interna durante il trasferimento al nosocomio. Azzarello è stato rintracciato e fermato dai militari dell'arma alcune ore dopo l'omicidio. Ancora nessuna traccia dell'arma con a quale avrebbe sparato. (foto da facebok)

 

Elio Granlombardo

Ama visceralmente la Sicilia e non si rassegna alla politica calata dall’alto. La “sua” politica è quella con la “P” maiuscola e non permette a nessuno di dimenticarlo. Per Sicilians segue l'agorà messinese, ma di tanto in tanto si spinge fino a Palermo per seguire le vicende regionali di un settore sempre più incomprensibile e ripiegato su se stesso. Non sopporta di essere fotografato e, neanche a dirlo, il suo libro preferito è “Conversazione in Sicilia” di Elio Vittorini.

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