#Agrigento. Protesta per il trasferimento, scontri tra forze dell’ordine e migranti

Polizia Un gruppo di migranti doveva essere trasferito da Palermo a Licata, ma arrivati a destinazione ha protestato contro la nuova sistemazione. Le lunghe trattative sfociano in violenza. Tre i feriti tra le Forze dell'ordine.

I cinque migranti, su disposizione della Prefettura di Palermo, sono stati accompagnati presso la comunità Sole in via Riesi a Licata. Ieri, 3 giugno, intorno alle 19 e 20, una volta giunti a destinazione rifiutano di scendere dal pulmino e chiedono di ritornare a Palermo.

Intervengono gli agenti del e i carabinieri della Compagnia di Licata. E poco dopo uno dei migranti scende dal pulmino, mentre gli altri continuano nella loro protesta.
“L'opera di persuasione dura quasi quattro ore, fatta alla presenza di un mediatore culturale della comunità Sole” – spiegano dalla Questura di Agrigento. Ma, vista la situazione di stallo, le Forze dell'Ordine decidono di condurre il pulmino con a bordo i quattro al Commissariato di Licata.

Ma i migranti continuano a non voler scendere dal minibus e così verso le 22 e 30, all'ennesimo rifiuto, le Forze dell'ordine decidono di fare scendere i quattro. A questo punto un nigeriano 27enne e un 21enne cittadino della Guinea oppongono resistenza. Negli scontri restano feriti tre tra carabinieri e poliziotti.

I due migranti, una volta scesi dal pullman, sono stati tratti in arresto per violenza, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Dopo le formalità di rito sono stati accompagnati presso le camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri di Licata. Mentre, gli altri due migranti decidono di scendere dal minivan, e sono stati affidati al mediatore della comunità Sole.

Antonio Maimone

Laureato in giornalismo all'Università di Messina. Ha sempre avuto la passione per il calcio e per lo sport in generale. Ha collaborato con diverse redazioni sportive e per Sicilians vi porterà all'interno di tutte le realtà sportive locali e regionali, facendo ogni tanto qualche passaggio in cronaca.

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