Aggressioni Forze dell’Ordine, Verdiglione: “Siamo stanchi di fiaccolate e commemorazioni post mortem”

MESSINA. Aggressioni a Forze dell'Ordine e operatori sanitari. Luciana Verdiglione, presidente dell'associazione “Italia è…” dichiara “Siamo stanchi di fiaccolate e commemorazioni post mortem” e chiede al di adottare con urgenza le misure necessarie. Il segretario generale territoriale dell'UGL Antonino Sciotto incalza: “Anche chi lavora ogni giorno per garantire l'ordine e la sicurezza ha bisogno di essere tutelato”. “In Italia, ogni tre ore e mezza un tutore dell'Ordine o un operatore sanitario presso i Pronto Soccorso subisce un'aggressione” aggiunge  Verdiglione, ribadendo la necessità di adottare “con urgenza tutte le misure necessarie a tutelare tutti gli uomini e le donne preposti a garantire l'ordine pubblico e la salute di noi italiani”, parere condiviso anche da Sciotto, che sottolinea: “L'uso di alcol e stupefacenti è causa ricorrente delle aggressioni: nel 2018 si è registrato il 28,1% di aggressori ubriachi o drogati, percentuale tuttora in crescita. Il triste record spetta all'Arma dei Carabinieri, con il 45,7% delle aggressioni. Seguono a ruota quelle alla Polizia di Stato con il 43%, mentre il resto vede coinvolti Vigili urbani, medici e operatori sanitari dei Pronto Soccorso ospedalieri”.

“La situazione è diventata allarmante -spiega Verdiglione. I cittadini temono una progressiva destabilizzazione delle Forze dell'Ordine e della stessa Autorità delle Istituzioni, che anche in forza della Costituzione hanno il dovere di garantire la sicurezza e l'ordine in tutto il territorio nazionale. Non vogliamo che dell'assassinio di Pierluigi Rotta e Matteo Demengo, i due agenti uccisi durante una sparatoria nel carcere di Trieste, rimanga solo l'ennesima lapide e l'ennesima ipocrita commemorazione come è stato per chi li ha preceduti. Le drammatiche conseguenze per le loro famiglie, le innumerevoli aggressioni causate da mano criminale, siano oggi da monito e pungolo per le Istituzioni”, prosegue il membro dell'UGL, che sottolinea un'altra aggressione successa giorni fa a Catania, “a cui però non è stato dato risalto. Si chiede al prefetto di Messina, nella sua veste di rappresentante dell'Autorità di Governo, di far pervenire al Ministro dell'Interno la solidarietà dei messinesi nei riguardi di tutte le Forze dell'Ordine, perché siamo stanchi di fiaccolate e commemorazioni post mortem”.

Intanto oggi pomeriggio alle 18 si è tenuta una fiaccolata in onore dei poliziotti e, in particolare, dei due agenti morti il 4 ottobre scorso. “Esprimo la vicinanza alle vittime e alle famiglie a nome di tutta la confederazione messinese dell'UGL – ha puntualizzato Luciana Verdiglione. Una situazione questa che deve essere risolta al più presto perché anche chi lavora ogni giorno per garantire l'ordine e la sicurezza ha bisogno di essere tutelato, e in questo caso deve essere lo Stato a farlo, con norme e provvedimenti appositi”. (Foto Alessio Villari)

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