Accorinti vs Franza, reset!: “Manca la politica”

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La nave Gamma della Caronte&Tourist

“Ancora una volta manca la politica! Se il sindaco oltre che annunciarla avesse emanato una vera ordinanza sindacale la prima, la seconda e la terza volta, oggi non parleremmo ancora di TIR in città”.

Lo scontro sull'attraversamento dei mezzi pesanti in città è ben lontano dall'essersi concluso e così scende in campo anche il movimento reset!.

Che senza mezzi termini, tramite il responsabile Alessandro Tinaglia, punta il dito contro il sindaco Renato Accorinti, evidenzia alcune contraddizioni  e sottolinea che “l'ordinanza del 20 luglio, se mai fatta, sarà impugnata dagli armatori perché i presupposti, di urgenza ed indifferibilità, che stanno alla base di un'ordinanza sindacale, sono di fatto venuti meno a seguito della proroga concessa.

Si veda in tal senso TAR Sicilia Catania Sez. III 22 dicembre 2010 n° 4827 e la sentenza della sesta Sezione del Consiglio di Stato (http://www.gazzettaamministrativa.it/opencms/opencms/_gazzetta_amministrativa/_permalink_news.html?resId=714ba855-497d-11e3-950a-5b005dcc639c).

Qualora, dunque, si valuti come urgente ed indifferibile il blocco dei TIR che arrivano con la Cartour, si permetterà agli armatori di poter, giustamente, rilevare che la proroga concessa loro dimostra l'inesistenza di urgenza e inderogabilità e come giornalmente e in orari identici a quelli previsti dalla Cartour, arrivino in città centinaia di TIR alla Rada San Francesco (si pensi all'aumento esponenziale delle deroghe concesse in questi mesi) che, invece ed evidentemente, non sono considerati dal sindaco pericolosi per l'incolumità e la salute dei messinesi”.

In sintonia con quanto dichiarato dalla Cisl di Messina, anche reset! reclama un'ordinanza che vieti il transito di tutti i mezzi pesanti in città e dirotti il traffico a Tremestieri, indipendentemente dalla consegna della seconda invasatura, ancora non ripristinata.

Ma reset! chiede ad Accorinti di reintegrare Calogero Ferlisi quale comandante della Polizia Municipale, “visto che, a giudicare dai fatti, le sue preoccupazioni erano più che fondate”. E l'analisi del movimento non si limita solo allo scontro con gli armatori privati, ma vira anche sulla querelle con Lo Monaco, il patron dell'ACR Messina, rispetto alla concessione dello stadio San Filippo per un mese l'anno prossimo a una società che cura i grandi eventi musicali.

“Non è e non può essere un problema ideologico né una “” tra guelfi e ghibellini, tra chi vuole il calcio e chi gli spettacoli -chiosa Tinaglia. Se l'amministrazione e il sindaco ponderassero e fossero efficienti, e dunque anche efficaci, non assisteremmo a questi teatrini né da una parte né dall'altra.

Lo Monaco fa l'imprenditore e cerca di portare a casa il miglior risultato possibile ma questo accade perché gli interlocutori hanno fatto in modo che potesse porsi in questa posizione. L'avevamo detto in campagna elettorale che per affidare lo stadio all'ACR e consentire alla società una programmazione pluriennale sarebbe stato necessario predisporre una gara. Ad oggi, come in tanti altri casi, siamo fermi al 24 giugno 2013″.

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Francesca Duca

Ventinovenne, aspirante giornalista, docente, speaker radiofonica. Dopo una breve parentesi a Chicago, torna a preferire le acque blu dello Stretto a quelle del lago Michigan. In redazione si è aggiudicata il titolo di "Nostra signora degli ultimi" per interviste e approfondimenti su tematiche sociali che riguardano anziani, immigrati, diritti civili e dell'infanzia.Ultimamente si è cimentata in analisi politiche sulle vicende che animano i corridoi di Palazzo Zanca.

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