Accorinti, il Consiglio comunale e la presidenza dell’Ente Teatro

Accorinti al Vittorio Emanuele1
Il sindaco Accorinti durante un'assemblea al Vittorio Emanuele

A volte di troppa democrazia si può morire. Soprattutto quando i sussulti sono improvvisi e inaspettati. Come nel caso della richiesta presentata stamane dal capo gruppo del PDL a Palazzo Zanca Pippo Trischitta, che ha chiesto al sindaco Renato Accorinti di condividere con il Consiglio comunale la scelta del presidente dell'Ente Teatro di Messina, che per legge è di esclusiva competenza del primo cittadino.

Che poi Accorinti abbia deciso di emanare un avviso pubblico per selezionarlo è un altro paio di maniche, ma la sostanza resta.

“Porti in Aula una rosa di nomi tra i 76 che hanno presentato il proprio curriculum -ha dichiarato Trischitta. Noi li convocheremo in Consiglio e ascolteremo quello che intendono fare per il teatro e quali sono i loro programmi”.

In pratica, pur consapevoli che il loro parere non è vincolante perché per legge decide il sindaco, in un improvviso sussulto di democrazia i consiglieri del PDL vogliono comunque esprimere un'opinione rispetto alla scelta di Accorinti, che ormai non dovrebbe tardare molto visto che gli ultimi curricula sono stati presentati il 29 luglio scorso.

Ad appoggiare Trischitta in questa richiesta non solo i suoi compagni di partito Nicola Crisafi, Daniela Faranda,  Giovanna Crifò, Piero Adamo e Pierluigi Parisi, ma anche il capogruppo del PD Paolo David.

Una commistione decisamente inconsueta. Gli interessati sostengono che non intendono mettere i bastoni tra le ruote all'amministrazione Accorinti, ma solo utilizzare il suo metodo di governo, basato sulla partecipazione. Come mai quest'ansia di condividere sia venuta fuori a destra come a sinistra solo adesso rispetto al passato, quando le nomine dei posti di sottogoverno erano assegnate con il manuale Cencelli accanto al comodino ed erano oggetto di faide furibonde, è ancora da chiarire.

Così come da chiarire è quale potrebbe essere la reazione del Consiglio comunale se la scelta di Accorinti non dovesse coincidere con quella dell'Aula. Ancora pochi giorni e lo sapremo.

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