Accorinti e Stancheris in visita al carcere di Gazzi

Stancheris
L'assessore regionale allo Spettacolo Michela Stancheris (Foto Dino Sturiale)

“Gli ultimi sono anche  qua dentro, ma noi passiamo davanti a questo posto e ce ne dimentichiamo”. A parlare così è il sindaco Renato accorinti, subito dopo la visita al carcere di Gazzi dove ha accompagnato l'assessore regionale allo Spettacolo Michela Stancheris per farle conoscere da vicino la realtà della casa circondariale.

“Il teatro del carcere potrebbe insegnare molto ai tanti che stanno fuori -incalza Accorinti. Abbiamo già stipulato una convenzione con il direttore del posto e vogliamo dare nuovo impulso non solo alle attività teatrali (una realtà consolidata già da anni, ndr) ma anche con il laboratorio interno, dove i detenuti potrebbero produrre manufatti che mancano in città come le panchine”.

Direttamente chiamata in causa, l'assessore Stancheris invita l' di Messina a presentare dei progetti. “Parlerò di quello che ho visto qui dentro con i miei colleghi alla Famiglia e al Lavoro -dichiara. Per quanto riguarda il mio assessorato, i scadono a fine febbraio e se da Messina ci arriveranno dei progetti per il teatro in carcere sicuramente faremo qualcosa. A Parlermo si fanno cose del genere ma non così, si può pensare a un'apertura verso l'esterno”.

Ma il sindaco Accorinti va oltre. E visto che durante l'incontro del mattino in Consiglio comunale durante la seduta congiunta delle Commissioni Cultura dell'ARS e di Palazzo si è parlato di creare un unico circuito fra i teatri di Messina, Taormina, Reggio Calabria e Barcellona, il primo cittadino afferma che “si può pensare di includere anche il teatro del carcere di Gazzi. Dobbiamo dare una speranza a chi vive qua dentro. Mi hanno detto che la cosa che li avvilisce di più è stare tutto il giorno senza fare niente e noi dobbiamo fare qualcosa per aiutarli, dare una ragione di vita non solo durante la detenzione ma anche quando usciranno”.

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