A Palermo la “Settimana delle culture” che stupisce e appassiona
L'animo del medio, dedito alle sue solite faccende, come abbanniare tutti i fortunati conducenti di veicoli a conoscenza del codice stradale o annaffiare le piante direttamente dal balcone così da far colare un rivoletto d'acqua, impastato a terra, sulla testa del malcapitato passante, è improvvisamente travolto da un'insolita corrente.
Non il solito scirocco, tipico di queste prime, calde, giornate primaverili, ma di una corrente culturale si tratta. E magicamente il palermitano appare circondato da eventi di ogni tipo.
Mostre d'arte e fotografia, spettacoli teatrali, concerti e molto altro hanno caratterizzato la quarta edizione de “La settimana delle culture”, inaugurata il 10 maggio al Reale Albergo delle Povere con la mostra “Le Tele di Penelope”.
Esposizione assai affascinante e in grado di creare un incredibile effetto sorpresa. Appena entrato, il palermitano medio si aspetta di trovare tele dipinte a olio, ad acquerello, disegni a china e a matita.
Ma le tele di Penelope, la fedelissima moglie di Ulisse, che ogni notte disfaceva la tela che aveva tessuto il giorno prima, in verità altro non sono che caratteristici tessuti provenienti dalle parti più recondite del globo.
Stendardi dalle preziose rifiniture e dai complicati intrecci, si mescolano a indumenti tradizionali di popolazioni misteriose, copricapo, ventagli, eco di luoghi lontani.
Così sconosciuti e al contempo così affascinanti, proprio perché coperti da un sottile velo di mistero che ci fa immaginare vite mai vissute, in posti mai visti prima.
Nel ciclo di eventi in programmazione, che si chiuderà il 17 maggio, ricordiamo “Palermo scrigno di storia”, itinerario fotografico dell'architettura arabo-normanna a palazzo Alliata di Villafranca e la mostra “De Rerum Natura” con i dipinti di Rosalia Marchiafava, fino a “Cosa c'è nella testa di uomini e donne?”, performance teatrale work in progress a villa Cefalà.
