6 maggio 10.29 Chiusura Officina FS, i sindacati dichiarano lo stato di agitazione

Dopo la notifica della chiusura dell'Officina Grandi Riparazioni del Gruppo FS, le reazioni dei sindacati. In una nota inviata ai vertici di Trenitalia, della politica ed al prefetto, Cgil, Cisl, Uil e Orsa dichiarano lo stato di agitazione. “Le scriventi  Organizzazioni Sindacali unitamente alle RSU 103 apprendono,  dal documento della Direzione Tecnica di Trenitalia, consegnato al il 21 aprile 2011 che la produzione   dell'impianto Officina Grandi Riparazioni ferroviarie di Messina terminerà entro 30 mesi, periodo previsto per la consegna delle aree necessarie alla costruzione del Ponte sullo Stretto.

Dal documento aziendale, pare che a seguito del processo di regionalizzazione e razionalizzazione delle attività manutentive, non resti più traccia alcuna del sito messinese, anzi, la manutenzione ciclica residuale effettuata oggi a Messina verrà trasferita presso altre strutture del Nord e non si evince se Messina avrà o meno un ruolo nel processo di “regionalizzazione” della manutenzione rotabili. 

Si tratta, nei fatti, della perdita di altri 98 posti di lavoro più altri 30 dell'indotto con il solito alibi del ponte (sempre comodo per la dirigenza ferroviaria) che, a prescindere da ogni posizione ideologica in merito, in luogo delle sviluppo promesso dal governo sta producendo la dismissione dei trasporti e delle infrastrutture siciliane. 

L'attacco all'officina di Messina è chiara conferma della dismissione ferroviaria in Sicilia. Si sta per chiudere l'ultima realtà di manutenzione ciclica della regione che fino al 1994 dava da lavorare a 480 ferrovieri. 

Le OO.SS. di fronte all'ennesimo scippo perpetrato  ai danni di Messina, dichiarano lo stato di agitazione di tutto il personale dell'impianto e attivano le relative procedure di raffreddamento da esperire presso la Prefettura di Messina, si rivolgono altresì alla politica nella persona del Sindaco di Messina e del presidente della Regione che hanno il dovere di tutelare il territorio dall'attacco indiscriminato del Gruppo FS  che continua a penalizzare la nostra città approfittando della storica apatia di chi la rappresenta”.

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