6 aprile 09.06 Comitato Unime, la protesta si sposta al rettorato

protestaunime2 “Nonostante ci siano in tutti i modi state sbarrate le porte in faccia -scrivono gli studenti di Unime in protesta in un comunicato- oggi sulla falsariga di ieri abbiamo regolarmente tenuto il seminario in dentro l'androne del Rettorato.
Presenti circa 70 persone a seguire il ricercatore Pierandrea Amato sulla sua tesi di ricerca proposta nel suo ultimo libro, intitolato, non a caso, “La Rivolta”. Il seminario ha causato il “panico” tra le guardie giurate che, ovviamente, in mancanza di un ordine ufficiale dell'università, poichè vittime di ordini di servizio di carattere “informale”, non hanno potuto far altro che cercare di “invitarci” ad uscire.
Come sempre, a trovarci è venuta anche la Digos, ospite fisso di tutti i nostri appuntamenti, ma ovviamente il ruolo delle forze dell'ordine in questi casi può limitarsi solo all'osservazione.

Ciò che invece ancora resta opaco e poco chiaro è perchè il Rettore non abbia il coraggio di investire qualche ora del proprio tempo e affrontare la questione con un confronto pubblico davanti alle telecamere come da noi richiesto da un mese a questa parte.
E' ovvio che questo non sia un problema di ordine pubblico: nessuno può sgomberare da un'università gente che vuole studiare e auto-formarsi anche al di fuori della didattica ufficiale.

La questione ha una rilevanza politica, e noi abbiamo deciso di affrontarla fino in fondo dopo lo strappo subito con la violenta chiusura dello spazio autogestito di ex Chimica. Avrà il coraggio di farlo anche l'università piuttosto che trincerarsi dietro un comunicato stampa che liquida la questione della chiusura dell'aula ex Chimica alla necessità di ” dover richiedere una pulizia straordinaria”? Forse una “pulizia straordinaria” servirebbe anche ai piani alti di questo Ateneo per riconsegnare freschezza e vitalità ad un luogo ucciso dall'oppressione, dall'oscurantismo e dal clientelismo”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *