5 marzo 16.54 Rinnovo RSU, al via oggi le operazioni di voto

Operazioni di voto al via da oggi per il rinnovo delle Rsu, le Rappresentanze sindacali unitarie, del pubblico impiego. Voteranno, fino a mercoledì 7, i lavoratori di scuola, università, centri di ricerca, alta formazione artistica e musicale (Afam), Stato, parastato, Regione, sanità, enti pubblici non economici. A ricordarlo è la , che in Sicilia è in corsa con 5.417 lavoratori candidati di cui 2.996 nella pubblica amministrazione, 2.336 nella scuola, 67 nell'università, 18 nei diversi ambiti della ricerca. Le liste cisline proposte ai 59.958 lavoratori con diritto di voto nell'Isola, sono in tutto 679. Giovedì è previsto lo scrutinio e in giornata dovrebbero conoscersi i risultati del voto. La Cisl, si legge in una nota, punta a confermare la propria leadership. Nel 2007 i candidati cislini conquistarono, in Sicilia, il primato nel settore delle autonomie locali (34,3%), nella sanità (32%), negli enti pubblici non economici (36,5%), nei ministeri (27,3%), nelle agenzie fiscali (24,8%) e nella scuola (25,96%).

In provincia di Messina la Cisl ha presentato complessivamente 274 liste per un totale di 777 candidati così suddivisi: 587 dalla , 170 dalla Cisl Scuola e 20 dalla Cisl Università.

Complessivamente in provincia di Messina le Liste CISL presentate sono state 274 liste. In totale sono 777 I candidati Cisl, di cui 587 Cisl FP, 170 Scuola, 20 Università. Gli elettori nei tre comparti sono complessivamente 31.742 di cui 17.406 nel Pubblico Impiego, 11.936 nella Scuola e 2400 Università.

Cinquecentottantasette candidati in 164 Enti. E' la forza che schiera la Cisl Funzione Pubblica di Messina nelle elezioni per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale Unitaria che da oggi a mercoledì vedrà impegnati i dipendenti pubblici nei Comuni, Provincia, IACP, IPAB, Aziende Sanitarie, Uffici Giudiziari, Difesa, Agenzie del , Agenzie delle Entrate, INPS, INPDAP, INAIL.

In provincia di Messina sono oltre 17mila gli elettori chiamati a esprimere il loro voto e quindi a scegliere i rappresentanti che per il prossimo triennio dovranno sedere al tavolo delle trattative per tutte le problematiche inerenti la riorganizzazione degli Enti, le posizioni organizzative, le progressioni in carriera, la contrattazione decentrata, il salario accessorio, la produttività, la valutazione e il merito.

“La partecipazione dei lavoratori a tempo determinato contrattisti in attesa di una stabilizzazione a tempo indeterminato, volutamente soprattutto dalla Cisl – sottolinea il segretario generale della Cisl Fp Calogero Emanuele –  ci ha consentito di poter operare anche una rinnovamento delle liste Cisl e delle nostre rappresentanze aziendali su tutto il territorio provinciale, guardando a un futuro coinvolgimento di questa nuova forza anche nel mondo sindacale”.

Il voto di questi giorni consentirà di definire la percentuale di rappresentatività delle organizzazioni sindacali a livello nazionale e anche territoriale.

“La Cisl Fp – tiene a precisare Emanuele – da anni è impegnata su tutto il territorio in un lavoro capillare in tutti gli Enti soprattutto a tutela dei lavoratori e degli iscritti, ponendosi come organizzazione sindacale aperta al dialogo e al confronto con l'obiettivo di portare a casa risultati e non assumere ruoli strumentali e demagogici. In questo momento – afferma il segretario della Funzione Pubblica – è necessario assumere il giusto grado di responsabilità ed essere capace di contribuire a migliorare la qualità dei servizi resi alla collettività attraverso la valorizzazione delle professionalità in ciascun ente coinvolto in questa competizione elettorale. Spesso, infatti, per giochi della politica, queste professionalità vengano messe in disparte per giustificare incarichi e consulenze esterne. Su questo versante la Cisl ha intrapreso una battaglia che condurrà sino alla fine, per dare il giusto ruolo ai dipendenti pubblici che immeritatamente sino ad oggi non hanno avuto il giusto riconoscimento. Pensiamo che sia l'ora della verità e i governi devono prendere coscienza che realmente lo stipendio del dipendente pubblico merita di essere adeguatamente rivalutato”.

 

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