5 marzo 13.07 Alluvione, D’Alia (UDC) a Berlusconi: “Dichiarare lo stato di calamità”

Interrogazione al Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e al dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, da parte del capogruppo dell'Udc al Senato, Gianpiero D'Alia, dopo gli ultimi devastanti temporali che hanno colpito, tra il 28 febbraio e l'1 marzo, i territori del Comune di Messina, mettendo nuovamente in ginocchio la già precaria situazione di diversi centri del comprensorio.
“Solo per un caso fortuito – scrive D'Alia – questa volta contiamo ingenti danni materiali e nessuna perdita di vita umana. Danni per 100 milioni di e un lungo elenco di paesi colpiti da frane e smottamenti che vanno, questa volta, da Nord a Sud, devastando in modo particolarmente grave la zona di Zafferia, Mili San Marco e Mili San Pietro. Una frana ha isolato Scaletta Zanclea e anche in città si sono registrati danni”.
Sempre l'esponente centrista, evidenzia come la situazione continui a rimanere critica, “con preoccupanti squarci nelle colline circostanti il territorio messinese, molte a ridosso di centri abitati e vicino importanti arterie stradali: a Galati marina, a ridosso della linea ferrata e dell'autostrada”.
“E il peggio – continua D'Alia – si è evitato grazie alla solerzia dei del Fuoco (230 gli interventi effettuati) intervenuti prontamente, nonostante ancora non gli siano stati corrisposti gli straordinari relativi all'alluvione dell'1 ottobre 2009”.
“Questo ennesimo disastro, che fa riaffiorare alla mente la tragedia di Gianpilieri e zona Sud del 2009 – prosegue il senatore dell'Udc – ‘ferisce' ulteriormente un territorio già idrogeologicamente fragile e provato che avrebbe bisogno di opere strutturali dai costi ingentissimi. Chiedo dunque al Presidente Berlusconi e al ministro Prestigiacomo, se in riferimento agli ultimi accadimenti non si intenda dichiarare lo stato di calamità, e quindi lo stato d'emergenza, e quali interventi vogliano attuare ai fini di fronteggiare le prime necessità, così da consentire un rapido ritorno alla normalità e ristorare la popolazione colpita dagli ingenti danni”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *