4 gennaio 18.10 Taglio treni notte, lettera di Cisl Sicilia a Lombardo e Russo

LETTERA APERTA
AL DELLA REGIONE
ALL' ASSESSORE DEI TRASPORTI ON. RUSSO

Carissimo Presidente, Carissimo Assessore, sulle conseguenze devastanti in
termini di marginalità territoriale, umiliazione istituzionale,
problematiche sociali ed occupazionali e pessima qualità di servizio
determinate da 15 anni di abbandono da parte di FS sugli investimenti per la
Sicilia, è evidente, come l' effetto sia meno rilevante della causa ed è
proprio su questo argomento che vogliamo invitarvi ad una riflessione e ad
un' azione comune.
Come Cisl vogliamo coinvolgervi e tracciare una strategia di progetti,
denuncie, proposte ma anche di congiunta per rimettere al
centro dell' agenda politica del Governo Nazionale il ruolo delle Ferrovie
in Sicilia con collegamenti diretti Sud-Nord che superino la logica hub di
Roma e con il ripristino del trasporto regionale nell' isola che colleghi
tutti i vari capoluoghi.
Ormai è evidente che con le ultime scelte di soppressione dei treni notte a
lunga percorrenza e ancor prima con la riduzione dei treni, non esistono né
strategie, né volontà politica di concretizzare risorse, progetti e
investimenti pluriennali, per riequilibrare e garantire il divario pesante
dal resto del paese e sostenere il diritto alla continuità territoriale
tanto annunciata che passa attraverso il rilancio delle infrastrutture e in
modo prioritario di quello ferroviario.
Inoltre rappresenta una condizione indispensabile per il ripristino
immediato dei treni a lunga percorrenza soppressi sia per il recupero dei
posti di lavoro sia per intrattenere senza preclusione un confronto fra
Stato-Regione-FS per una programmazione, progettazione di una rete
ferroviaria moderna, efficace e caratterizzata da standard di civiltà
Europea.
La questione dei treni a lunga percorrenza rappresenta uno sfregio
intollerabile e incivile per una società moderna, per tale motivo la Cisl vi
chiede di unire le forze per fermare questo attacco, alla luce delle ultime
scelte inaccettabili delle FS a danno della Sicilia è evidente che non basta
acquisire un semplice e generico impegno da parte del Governo Centrale per
discutere di come modificare tale scelta, ma urge realizzare un fronte
istituzionale e politico sociale in Sicilia per far rivedere le scelte ed
avere un maggiore peso negoziale ed il rispetto del diritto universale della
mobilità per la comunità siciliana da parte dei Governi Centrali e dei
politici parlamentari siciliani.
L' impatto in Sicilia dei tagli effettuati da FS con l' avallo del Governo
Centrale più che l' effetto hanno determinato oltre il licenziamento di 85
persone che dall' 08 dicembre 2011 stazionano nella stazione di Messina
Centrale, la perdita di centinaia di posti di lavoro nell' esercizio
ferroviario.
Occorre unire le forze per una forte mobilitazione a Roma davanti Palazzo
Chigi per fermare questo attacco che sta creando solo disoccupazione e
disagio verso i cittadini siciliani considerato che non abbiamo più nessun
collegamento con il nord.
Per tale motivo la Cisl avendo apprezzato i Vostri recenti appelli ritiene
che in mancanza di riscontro immediato da parte del governo e dei vertici
delle FS si debba prevedere una protesta clamorosa presso la sede di
palazzo Chigi che vede impegnati congiuntamente Sindacato Confederale,
Lavoratori, Governo Regionale, Amministrazione Locali e Rappresentanti
Parlamentari Siciliani.

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