3 giugno 12.11 Messinambiente, Cgil e Uil chiedono gli atti della riorganizzazione degli uffici

La FP CGIL e la UILTrasporti chiedono  al Liquidatore dell'ATO ME 3 Ruggeri copia di tutti gli atti  relativi alla riorganizzazione degli uffici ed alla unilaterale ed imperiosa attribuzione delle mansioni superiori ad alcuni dipendenti, unitamente ad una urgente convocazione.

Il Liquidatore Ruggeri – dichiarano Clara Crocè della FP CGIL  Carmelo Pino Segretario del settore e Silvio Lasagni Segretario Generale della UILTrasporti – per un verso, sbandiera in continuazione il vessillo della legalità, per l'altro verso, però, adotta provvedimenti relativi alla  riorganizzazione degli uffici ed all'attribuzione di mansioni superiori  – senza convocare le OO.SS. e senza nemmeno fornire  la dovuta informativa alle stesse,  in spregio alle normali regole sulle relazioni industriali  – con criteri che appaiono per nulla trasparenti e, in particolare, frutto di un eccesso di discrezionalità , e quindi totalmente arbitrario. 

Stigmatizziamo l'atteggiamento assunto da Ruggeri, da “padre padrone “ – continuano Crocè e Lasagni –  atteggiamento che ha messo alla berlina i lavoratori dell'ATO ME 3 . Ma c'è di peggio e di più;  si corre il serio rischio di mettere, nelle due diverse Società controllate dallo stesso,   “lavoratori contro lavoratori “.

Se fosse confermato  l'aumento della spesa  relativa al personale per il 2010, di 300,00 mila euro , riteniamo – continuano Crocè e Lasagni –  gravissima  la responsabilità del Sindaco Buzzanca , il quale avrebbe così consentito la  diminuzione delle risorse destinate al servizio di igiene ambientale, con grave danno per i cittadini messinesi e il peggioramento delle condizioni lavorative delle maestranze dell'Azienda pubblica Messinambiente, del quale è   socio di maggioranza per il 99%.

Le maestranze della Messinambiente, negli ultimi anni, sono stati costrette  a sopportare condizioni lavorative inumane, allo scopo di garantire il servizio, proprio a causa delle mancate e ridotte rimesse. Condizioni che abbiamo più volte denunciato e, nonostante le promesse del Sindaco, nulla è mutato.

Siamo stati addirittura costretti a chiedere all'ATO ME 3 una fornitura straordinaria di guanti considerato che, siamo venuti a conoscenza del fatto assurdo che , le predette maestranze, nei giorni dell'emergenza rifiuti, hanno raccolto a mani nude l'immondizia nelle strade.

Ribadiamo –  chiediamo chiarezza in merito alla destinazione delle risorse; I Sindaco deve rendere pubblici  tutti i dati. E' un obbligo che deve assolvere sia nei confronti dei  cittadini e sia di tutti i lavoratori – dichiarano Crocè , Pino e Lasagni – mentre  l‘azienda pubblica  è stata rivoltata come un calzino attraverso un accanito controllo ed una particolare attenzione su come vengono spesi anche i centesimi (e si abbandona scientemente  in condizioni di grave criticità economica)   l'ATO ME 3  viene lasciata in piena autonomia, anche economica,  con le lievitazioni delle spese oggi note a tutti. 

Le maestranze dell'azienda pubblica , sono stanchi, di rivendicare i  propri diritti  sono stanchi di essere trattati come dei “paria” ma, non si stancheranno mai di difendere il proprio posto di lavoro e la loro dignità di onesti lavoratori.

Se  la rivendicazione di  uguali diritti e uguali doveri , dev'essere  etichettata  strumentalmente come   “jihād” o “ guerra  santa ”- concludono Crocè, Pino  e Lasagni – pazienza ……….. noi continueremo per la nostra strada”.

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