27 ottobre 09.13 Giovani UDC Messina, la replica agli “under 40” del PDL

“Non possiamo accettare le critiche di movimenti giovanili che, a guardar bene, sembrano più dei personaggi in cerca d'autore”.
La frecciata, in una nota firmata dai Giovani dell'Udc Paolo Alibrandi e Carlo Vermiglio, rispettivamente coordinatore regionale e provinciale delle nuove leve del partito di Casini, e' indirizzata ai pari eta' del Pdl che, nello scorso week end, si sono riuniti in assemblea a . Le considerazioni dei coordinatori traggono spunto anche dalle dichiarazioni del presidente cittadino dei giovani Pdl Ferdinando Croce che nei giorni scorsi ha parlato di “appiattimento dei giovani dell'altra parte politica sulle posizioni di vertice dei rispettivi partiti”. Riteniamo – continuano i due – di non dover ricevere lezioni da nessuno, tantomeno da chi organizza assemblee di un movimento giovanile che ha al suo vertice un quarantenne (Nino Munafò) e nelle quali, sul palco, invece dei giovani, siedono il  Sen. Nania e gli On.li Buzzanca, Formica, Corona e Garofalo. Come dire: eterna giovinezza!” 

“Noi dell'Unione di Centro abbiamo portato avanti prima degli altri e senza traumi quel ricambio generazionale che per i giovani del partito di Berlusconi e' e rimarrà un'utopia. Un esempio su tutti, il lavoro del nostro coordinatore provinciale del partito Matteo Francilia e del presidente Giorgio Muscolino che insieme stanno lavorando all'organizzazione capillare del partito sul territorio”.

Nella stessa nota, i coordinatori si soffermano anche sull'esito della tre giorni di Gioiosa Marea osservando come, “stando alle notizie diffuse dalla stampa, non sono emerse proposte concrete per la Città o aperture al dialogo con gli altri schieramenti.
Tuttavia, ci piace pensare che almeno ai vari deputati e senatori sia stato chiesto che fine farà Messina rispetto al pronunciamento della Commissione Europea dello scorso 19 ottobre in materia di reti europee di trasporto infrastrutturale, le famose Ten-T, dove la nostra Citta' è stata relegata al ruolo di “casello” per  arrivare a Palermo e Catania. O ancora che sia stato affrontato il tema scottante delle società partecipate, dei doppi incarichi.

“Forse – osservano Alibrandi e Vermiglio – la poca attenzione a questi temi da parte dei nostri giovani amici è dovuta alle tante nomine ad esperti provinciali e comunali, con deleghe ad attività create ad hoc, che ne hanno annebbiato la vista.

Nel frattempo, – concludono i coordinatori – mentre nelle riunioni dei Giovani del Pdl si continua a riflettere sui massimi sistemi – quando invece dovrebbero chiedere il conto di quanto fatto per i giovani e per il nostro territorio ai vari deputati invitati a salire sul palco, e mentre le fervide menti del giovanile si sforzano nel rivendicare maggiore visibilità e rappresentanza ai vertici di un partito mai nato che naviga nella burrasca, noi dell'UdC continuiamo a ragionare sui contenuti assicurando la massima apertura per un confronto costruttivo.

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