26 febbraio 10.31 Consorzio autostrade, la Uil trasporti boccia la trasformazione giuridica dell’ente

“Non si possono mutare le regole del gioco a partita iniziata”. È così che il direttivo provinciale della Settore Autostrade commenta l'emendamento attraverso il quale alla Regione Siciliana si intende procedere alla trasformazione giuridica dell'ente, ancor prima che sul contenzioso in atto per la decadenza della concessione per la gestione della rete autostradale si pronunci il Consiglio di Stato. Infatti dopo la sospensiva del TAR Catania che annullava momentaneamente gli effetti della decadenza della concessione al CAS delle autostrade siciliane, l'ANAS – ente concedente – si è rivolto al Consiglio di Stato per appellare il pronunciamento.
L'emendamento presentato in aula da alcuni deputati del PD che trasformerebbe il CAS, Ente Pubblico non Economico, in Ente Pubblico Economico al solo scopo di dare giustificazione ed eventualmente sanare alcune anomalie riscontrate dagli ispettori regionali, di fatto, comporta una minore tutela del personale dipendente.
Una operazione che il sindacato non può avallare e che sembra assurda nel momento in cui ad essere in gioco è lo stesso destino del Consorzio. Al centro della diatriba tra Anas, concedente, e Regione Siciliana, che detiene la maggioranza delle quote dell'ente CAS, vi è un incasso annuo di 78 milioni di euro per i soli pedaggi, che può soltanto essere incrementato.
Un ente che dovrebbe presentare un attivo di bilancio risente invece di anni di amministrazioni fallimentari, nelle quali scelte politiche dissennate e una dirigenza decisamente non all'altezza del compito, hanno prodotto ingenti debiti e costretto i dipendenti a promuovere un contenzioso del lavoro non riscontrabile altrove.
Quest'ultimo aspetto è il frutto di una gestione dirigenziale del personale che ancora continua a produrre privilegi per alcuni eletti e discriminazioni per altri dipendenti, i quali sono ancora vessati. Le disparità, nell'ambito della stessa qualifica, del trattamento economico che ne derivano non possono che creare malumori tra i lavoratori.
Uno dei risultati evidenti è che mentre ai caselli ci sono esattori oberati di lavoro, ai quali non sono concesse ferie da mesi, alle stazioni di esazione vengono sottratti i soliti eletti per essere utilizzati in regime di straordinario in altri uffici, dove la loro presenza è superflua, in particolare ci riferiamo al Punto Blu di Catania.
Anche la permanenza in servizio del personale che ha già raggiunto il limite di quarant'anni di contribuzione, necessario al pensionamento, secondo la vigente normativa regionale per i dipendenti degli enti collegati alla Regione, non dà certezza sul numero effettivo dei dipendenti Cas, in questo momento ove necessario sarebbe invece avere certezza dei numeri del personale di ruolo senza che vi siano inutili proroghe o, peggio, si mantengano in servizio dipendenti appena posti in quiescenza, inventando per essi figure di consulenza non necessarie.
“Si tratta – si legge nel documento elaborato dal Direttivo – di un momento molto delicato per la sopravvivenza del nostro Ente.
Per questo chiediamo l'immediata convocazione di un tecnico che coinvolga le parti sociali al solo scopo di fare chiarezza sugli effettivi numeri della dotazione organica del Consorzio Autostrade, che intervenga sulla pianta organica per l'effettiva applicazione della stessa, sugli orari di lavoro applicati in alcuni uffici (Punti Blu) in difformità contrattuale, e sulle dotazioni organiche previste nei caselli e non rispettate e, inoltre, sulla eventuale trasposizione delle qualifiche da un contratto all'altro, come aveva al tempo richiesto l'assessore alle infrastrutture Pier Carmelo Russo.
Temi sui quali la UILTRASPORTI sta già elaborando un dossier che nelle prossime settimane verrà presentato alla Procura della Repubblica, alla Corte dei Conti, all'Anas – affinché si individuino responsabilità che al sindacato appaiono evidenti – e, ultimi ma non meno importanti, alla stampa e ai lavoratori dell'ente, con i quali questo sindacato continuerà a schierarsi.

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