25 luglio 07.30 Messinambiente, la Cgil: “I lavoratori pagano il prezzo di una classe politica inefficiente”

Grave tensione e malumore tra i della Messiambiente , stanchi  di pagare il prezzo a causa delle scelte di  una classe politica  inefficiente e  inadeguata alla gestione della cosa pubblica. Niente ferie e niente soldi.

Le maestranze hanno alle spalle due anni di dura vertenza ,durante i quali hanno combattuto per evitare l'emergenza rifiuti. Il regime di precarietà , l'incertezza in merito al futuro, le continue proroghe e la debolezza organizzativa dell'azienda pubblica piegata da una cronica crisi economica e finanziaria   a causa delle scelte operate dal Sindaco Buzzanca e dal liquidatore dell'ATOME 3 Antonio Ruggeri, hanno comportato  disagi ai cittadini e ai lavoratori.

“I cittadini, sono stati costretti a convivere  con le strade sporche e con i cassonetti ricolmi di  rifiuti . Mentre i lavoratori   – dichiarano della FP CGIL e Carmelo Pino responsabile del settore–  ripetutamente offesi con vecchi pregiudizi e luoghi comuni sono stati  additati, come i soli responsabili del disastro.

La verità è un'altra , a causa del dimezzamento delle risorse , della carenza dei siti e impianti,le maestranze  sono costrette a lavorare  con mille difficoltà .Mezzi insufficienti, obsoleti  e spesso inutilizzabili. Le strutture  dove alloggiano i lavoratori sono sempre più precarie e fatiscenti, privi di  docce e armadi. In passato li abbiamo già definiti  dei veri e propri ricoveri per animali. Nonostante le promesse del Sindaco a tutt'oggi, nulla è mutato .La sicurezza diminuisce sempre di più.

Nonostante le condizioni di lavoro estreme,le buste paga sempre più leggere, e il mancato sviluppo professionale ,le maestranze hanno  fatto di tutto per impedire che la nostra città potesse vivere l'emergenza rifiuti . Adesso la misura è colma – continuano Crocè e Pino-   si chiedono ai lavoratori ulteriori sacrifici. Le maestranze ,infatti, possono usufruire solo di una settimana di ferie  e non sono state corrisposti gli emolumenti derivanti dall'applicazione del CNL, che  dovevano essere liquidati  con lo stipendio del mese di giugno.  

Nonostante ciò per amore della nostra città i lavoratori  continuano a ripulire Messina  – concludono Crocè e Pino- con orgoglio e dignità . Il Sindaco e il liquidatore farebbero bene a non tirare troppo la corda”.

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