25 febbraio 08.13 L’audiodescrizione per i ciechi dal Vittorio Emanuele di Messina al San Carlo di Napoli

L'audiodescrizione per non vedenti e ipovedenti, un servizio unico in Italia, fornito dall'Ente Teatro di Messina fin dal 2006, sarà adesso realizzato anche al San Carlo di Napoli. La Isiviù, la società di Messina di cui è responsabile Barbara Marsala, è stata infatti invitata a effettuare un esperimento in occasione della messinscena di “Così fan tutte” di Mozart, in programma nel massimo teatro napoletano il prossimo 6 aprile (l'opera, diretta da Alan Curtis, è con la famosa regia di Giorgio Strehler, ripresa da Gianpaolo Corti).
L'audiodescrizione è un servizio creato per le persone non vedenti ed ipovedenti, che consiste nell'inserire un commento all'interno della trama di un'opera lirica, teatrale o cinematografica. Una voce narrante spiega le scene, i costumi, i personaggi, i colori, i movimenti e tutto ciò che può rendere maggiormente comprensibile l'evento culturale. Si realizza un copione che viene affiancato alla trama originale dello spettacolo. Il commento audio arriva in cuffia tramite un sistema di trasmissione senza fili, fornito dalla stessa Isiviù.
La Sovrintendenza del Teatro di Messina accettò questo progetto nel 2006 in occasione della messinscena di “Ernani” e da allora l'audiodescrizione, con la collaborazione dell'Unione Italiana Ciechi, è stata effettuata per quasi tutti gli spettacoli lirici in cartellone. Il Teatro di Messina, infatti, ha visto in questo mezzo la possibilità di coinvolgere nell'attività un target di persone che normalmente restano escluse dalla fruizione di eventi culturali, pensati solo per un pubblico normodotato. Proprio in questa ottica di servizio il Teatro di Messina dalla scorsa stagione, sempre in collaborazione con Isiviù, ha invitato alcuni gruppi di sordi agli spettacoli di prosa, tradotti nella lingua dei segni. Un'iniziativa che ha sempre emozionato tutti gli attori coinvolti, come è avvenuto recentemente con Moni Ovadia, che dal palcoscenico si è voluto rivolgere direttamente ai sordi ringraziandoli della loro partecipazione.
Fra le altre iniziative sociali del Teatro di Messina, ricordiamo l'invito a un consistente gruppo di delle case di riposo Ipab Collereale, Fondazione Città del Ragazzo e Casa Serena, che hanno assistito alle due opere di Puccini “Suor Angelica” e “Gianni Schicchi”.
Adesso l'audioodescrizione che da Messina si trasferisce in una sede musicale così prestigiosa come il San Carlo di Napoli rappresenta un riconoscimento – oltre che all'Isiviù – anche alle scelte di apertura sociale dell'Ente Teatro di Messina.

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