21 ottobre 09.25 Il Comitato “Adesso! Messina-Nebrodi per Matteo Renzi” a Capo d’Orlando

foto.comitato11Proseguono le iniziative del Comitato “Adesso! Messina-Nebrodi per Matteo Renzi”, che ieri ha organizzato un incontro a Capo d'Orlando.

“A Capo d'Orlando -scrivono i portavoce del Comitato- abbiamo illustrato un documento politico-programmatico ed una formale richiesta di primarie al Partito Democratico, su scala regionale, provinciale e locale: negare la loro importanza e sottovalutarle costituirebbe un grave errore.

Un partito che è nato fondando la sua legittimazione ultima proprio sullo strumento del confronto alle primarie non deve – nel breve volgere di qualche anno appena – essere tentato dal fascino dei criteri di scelta del passato.

E non deve, pertanto, avere paura di aprire le proprie stanze alla fresca ventata di partecipazione che viene richiesta dalla società italiana e dalla stessa base del partito, dalla militanza di ogni giorno, dai tanti amministratori che tengono alto il nome del partito dentro le istituzioni, nei , per strada.

  • Le primarie sono una scelta irreversibile, fondante e legittimante del partito e della sua classe dirigente. Quando sono realizzate con serietà e nel pieno rispetto delle regole, coinvolgono le energie positive della base e della militanza, selezionano le scelte programmatiche migliori, infine anche i migliori candidati: a questo strumento noi non rinunceremo mai.

Dichiariamo sin d'ora che saremo impegnati nell'unica direzione possibile circa la scelta delle candidature per le prossime amministrative: esse devono assolutamente passare attraverso le primarie, non devono essere frutto di accordi tra partiti e loro maggiorenti, non devono escludere la base, l'elettorato di riferimento. Primarie aperte e allargate all'originario centrosinistra, che si svolgano con metodi chiari e trasparenti, che sappiano selezionare tra candidati e programmi che abbiano un'idea di città e di del territorio chiaramente individuabili.

Le primarie sono l'unico strumento possibile per ipotizzare la scelta dei candidati alle amministrative 2013.

I partiti che si candidano a voler contribuire, assieme al Partito Democratico, al cambiamento, siano informati sin d'ora che noi riteniamo imprescindibile passare dallo strumento delle primarie e che il nostro impegno di militanti sarà in questa direzione nei prossimi mesi. Nessuna alleanza politica, nessuna presunta ragion di Stato può prescindere da questo principio.

In una fase storica contraddistinta da sentimenti diffusi di antipolitica e dal distacco costante delle istituzioni e da chi le rappresenta dalla vita reale, la risposta migliore alle istanze dei cittadini, è quella di farli partecipe di un processo di scelta, sui temi e sulle persone.

Siamo convinti che i problemi del Paese siano dovuti alla pessima prova offerta dal sistema politica degli ultimi decenni e che possano essere corretti soltanto con un'offerta di buona politica, che sappia offrire proposte e soluzioni ai problemi della società, alla crescita delle disparità che si vanno radicando nel Paese, alla crescente voglia di partecipazione alle scelte di chi è chiamato a governare il cambiamento, coinvolgendo direttamente i cittadini, sensibilizzandoli: e soltanto un grande Partito riformista Democratico, dotato di strumenti di partecipazione e di condivisione delle scelte, radicato nel territorio, che vive giornalmente i suoi innumerevoli disagi, le emarginazioni, pensando a non lasciare indietro nessuno, dando a tutti le medesime opportunità, può avere l'ambizione di cambiare il Paese.

  • Siamo assolutamente convinti che la partecipazione sia lo strumento essenziale per superare la crisi della politica e il sentimento di distacco tra partiti e società reale.

Riteniamo pertanto debbano essere attivati e incentivati quegli strumenti previsti dallo Statuto del partito – dalle selezioni primarie al referendum tra gli iscritti – allorquando il meccanismo partecipativo si inceppa.

Il referendum tra gli iscritti, che sappia orientare l'indirizzo ideale del partito nei momenti di difficoltà, costituisce uno strumento essenziale, importante, da cui non prescindere.

Il partito in cui noi crediamo è dotato e utilizza questi strumenti importantissimi di partecipazione.

Strumenti che parlano alla base, ai cittadini; strumenti che coinvolgono nel processo di elaborazione dei programmi e nelle scelte della leadership e della rappresentanza istituzionale del partito e che devono aiutare ad assumere posizioni chiare e concrete sui temi che interessano alle persone.

Alla promozione non basata sui meriti ma sulla vicinanza ai cerchi più ristretti del potere di partito, si deve sostituire la meritocrazia più aperta e trasparente, che selezioni i migliori – prescindendo dall'età – sulla base di proposte chiare e sulla scorta di un impegno quotidiano, riconoscibile nella locale in cui si opera.

Le primarie non supportate dai temi e dai contenuti restano lotte intestine: non soltanto i nomi delle primarie, ma accanto ad essi i temi della forma – partito, della visione ideale, del patrimonio valoriale, della proposta che deve sottostare ad ogni momento elettorale. La base non è una entità astratta chiamata a sanzionare periodicamente scelte prese altrove, ma è il motore primo del partito e deve essere coinvolta maggiormente, fin dalla scelta della proposta progettuale che il partito intende perseguire.

Con riferimento alle scelte politiche del PD in Sicilia, occorre riconoscere che il metodo per cui si è pervenuti alla candidatura di Rosario Crocetta alla presidenza della Regione, che ha prescisso  dalla selezione delle primarie seguendo piuttosto logiche di alleanza politica e che la parentesi triste del Governo della Regione a braccetto con Lombardo,  sono stati clamorosi errori politici del PD siciliano.

Occorre farlo, per poter guardare con ottimismo al futuro, senza nascondere scheletri nell'armadio.

La candidatura di Crocetta è, ad ogni modo, autorevole e rappresentativa: con questa motivazione lo supporteremo con lealtà e convinzione affinché possa vincere la difficile competizione elettorale, convinti che non si farà tirare per la giacca da nessuno.

  • Per concludere, sulla base delle descritte aspirazioni, supporteremo, con convinzione, in Provincia di Messina (dai Nebrodi, alla costa tirrenica, sino alla fascia jonica) la battaglia di rinnovamento che Matteo Renzi si è intestato legittimamente, costituendo un Comitato a sostegno della sua candidatura alle primarie di coalizione “Italia Bene Comune”, che si svolgeranno domenica 25 novembre 2012.

Questa scelta discende dalla circostanza che ne condividiamo completamente la convinzione che le primarie siano uno strumento centrale per il futuro del Partito, crediamo che l'impegno e l'autorevolezza conquistata dalla militanza nel proprio impegno quotidiano non debbano essere ostacolate dalle logiche di potere interne e congelate a discapito del merito.

Siamo convinti che la gioventù ideale e non anagrafica costituisca un valore essenziale per l'affermazione di un partito più in linea con la società italiana.

Per potere volare veloce come il pensiero e dovunque tu voglia, devi partire pensando di essere già arrivato”.

Per la Provincia di Messina, per la Sicilia e per l'Italia. Adesso!”.

Comitato “Adesso!” Provincia di Messina per Matteo Renzi.

Filippo Cangemi – Coordinatore Comitato “Adesso”! per Matteo Renzi Provincia di Messina
Iole Nicolai – Coordinatrice Circolo n. 1 PD Capo d'Orlando e componente Ass. Reg. PD Sicilia
Yuri Paterniti Martello – Coordinamento Comitato “Adesso”! per Matteo Renzi Provincia di Messina-Nebrodi
Giacomo D'Arrigo – Consigliere Comunale Nizza di Sicilia (Partito Democratico)
Antonio Napoli – Consigliere Comunale Milazzo (Partito Democratico)
Francesco Palano Quero – Presidente IV Circoscrizione Messina (Partito Democratico)
Alessandro Russo – Presidente V Circoscrizione Messina (Partito Democratico)

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