20 ottobre 08.58 Monte di Pietà, si inaugura la mostra “Pop romantic art”

Oggi alle 19 un nuovo appuntamento con l'Arte contemporanea, manifestazione promossa dall'assessorato provinciale alle Politiche culturali, ideata e curata da Saverio Pugliatti, consulente per gli eventi culturali del presidente della Provincia regionale.

Le sale del Monte di Pietà ospiteranno le opere dell'artista Ranieri Wanderlingh.

La mostra dal tema “Pop romantic art” sarà inaugurata dal presidente della Provincia, on. Nanni Ricevuto e dall'assessore provinciale alla Politiche culturali, Giuseppe Crisafulli.

Le suggestive stanze del Monte di Pietà di Messina ospiteranno per due settimane la personale di Ranieri Wanderlingh.

Sarà l'occasione per esplorare tela dopo tela come l'artista si sia inserito nel solco segnato dai grandi dell'arte contemporanea, e come abbia originalmente recuperato e rielaborato le proposte della tradizione artistica europea.

Quel che sorprende nell'osservare le opere, che coprono ben vent'anni di studio, ricerca ed espressione, è il riscontro, nella continua diversità dei temi e delle tecniche espressive, di elementi costanti, quelli che nel codice artistico si identificano col termine “cifra”, che consentono di riconoscere, appunto dai primi quadri del 1993 sino a quelli di ultima esecuzione, la paternità di un suo quadro senza dovere andare a cercare la firma.

Guardando con attenzione le opere in mostra è evidente, infatti, come l'artista continuamente addizioni ad una tecnica precisa e rigorosa elementi sensoriali, sensuali, lirici, in modo che convivano in stretta simbiosi idea e rinnovamento linguistico. Il titolo dato alla mostra è: “Pop romantic art”.

Il termine “Pop romantico” si deve a Teresa Pugliatti. Fu lei che nel corso di una mostra nel 1999 segnalò attraverso una puntuale analisi e quella sintetica definizione come Wanderlingh riproducesse nelle sue tele oggetti tratti dalla realtà, circoscrivendo le figure, precisando gli oggetti, ma come nel contempo quelle forme diventassero autonome, e spingessero verso un mondo non più visibile ma associabile e immaginabile. E in effetti quegli oggetti, per quanto familiari, appaiono monumentali, per cui alla fine non raffigurano se stessi ma sembrano essere lì apposta per suscitare uno d'animo, vedi“La mela”Peperone giallo” “Profumo”. Ma ancora più pertinente appare il termine se ci si sofferma, per esempio, su dipinti come “Coffe for one” che racconta altro oltre la scena che coglie un uomo mentre esce da una casa in cui lascia una donna bella, circondata da fiori, mentre lui, per affrontare la vita che lo aspetta fuori dalle mura domestiche, ha già indossato una specie di scafandro di piombo. “Pop romantico”, dunque, “pop” in quanto recupero dell'immagine, anche se spesso geometrizzata, più volte grottesca, in tante tele connotata dalla dimensione ironica, “romantico” in quanto torna a parlare dell'uomo, del suo io, della sua irrazionalità, della sua follia. Come ne “La donna alga”, versione moderna della Ophelia di Millais che, ispirandosi all'Ofelia di Shakespeare, aveva ritratto una donna distesa a pelo d'acqua in mezzo alle alghe con le mani aperte e i fiori che fanno da cornice.

Nel repertorio pittorico di Ranieri Wanderlingh le immagine a primo impatto sembrano distaccate dalla realtà eppure una misteriosa armonica unità anima uomini e paesaggi. Nelle ultime opere, quali ad esempio Femme, Madre natura, Oracoli, Nella (Aishia) si nota ancor di più questa armonia e si ha l'impressione di incontrare un Wanderlingh diverso.

Un Wanderlingh che sembra passato dal dileggio giocoso, dall'ironia sferzante, ad una affettuosa compartecipazione: la compartecipazione al disorientamento dell'uomo moderno e uno sguardo più dolce verso le sempre dinamiche, vive, forti, vigorose e insieme fragili creature dell'universo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *