20 marzo 08.50 Nota della V Circoscrizione sull’occupazione abusiva delle case di Fondo Basile

Nota della V Circoscrizione sull'occupazione abusiva delle case di Fondo Basile.

“Il Consiglio della V Circoscrizione -si legge nella nota- accoglie con amara soddisfazione la notizia della prossima convocazione, da parte del Prefetto Alecci, della seduta del Comitato provinciale per l'Ordine e la sicurezza pubblica dedicata alla triste vicenda dell'occupazione abusiva della palazzina IACP di Fondo Basile.

L'amarezza con cui si accoglie questa notizia è dettata dalla constatazione di come nel gestire la soluzione della complessiva vicenda si sia perduto quel tempo utile a evitare che l'occupazione si perpetuasse e si aggravasse a tal punto. Un'inerzia ed una afasia nella risposta dell'Amministrazione comunale che, grazie al provvidenziale interessamento della Procura della Repubblica, che domattina verrà interessata del caso dallo IACP, potrà essere chiarita anche in sede di accertamento delle responsabilità: intollerabile ed irresponsabile, infatti, appare l'atteggiamento di autorevoli esponenti di questa Amministrazione che, nel disperato tentativo di non assumersi le responsabilità di cui sarebbero investite per ruolo e mandato popolare, rimpallano, fino a qualche ora fa, le “colpe” ad altri enti, individuati a volte nello IACP, altre volte nelle Forze dell'Ordine, altre volte in altri ipotetici ulteriori responsabili che, asseritamente, avrebbero voce in capitolo.

Il Consiglio della V Circoscrizione ritiene che la responsabilità nella pessima gestione della vicenda sia innanzitutto della politica cittadina: il Sindaco e l'Assessore al ramo, infatti, sin dal primo giorno di occupazione degli alloggi – un mese e mezzo fa!  –   quali massimi esponenti amministrativi del territorio, avrebbero dovuto immediatamente prendere in mano con serietà la conduzione con fermezza e tempestività delle operazioni, coordinando il procedimento di sgombero e di sanzionamento delle responsabilità penali eventualmente da indagarsi.

Troppo facile, infatti, attribuire ad altri – il prefetto, lo IACP, la magistratura – il ruolo di garante dell'ordine pubblico sul territorio, considerando stranamente il comune come una entità differente e distante dallo IACP. E' vero, è innegabile che tra i due enti, nella gestione del risanamento cittadino, siano a tutt'oggi di più le delusioni e le incomprensioni, tuttavia, nel momento della crisi, nel cuore di un vero e proprio assalto criminale alla proprietà pubblica, nel momento in cui il sopruso viene così platealmente a manifestarsi, questo Consiglio circoscrizionale ritiene che gli enti istituzionali debbano far lega, unendo le forze e gli sforzi per far prevalere nuovamente il diritto e la legalità.

Si è invece assistito, e si continua ad assistere, ad una gestione ancora una volta immatura  dell'episodio che si ascrive nell'interminabile fotoromanzo del risanamento cittadino: l'assessore al ramo che rimpalla allo IACP; lo IACP che viene lasciato solo a gestire la crisi; la Procura che viene interessata della vicenda solo a un mese e mezzo dall'inizio delle occupazioni; il sindaco che incontra i legittimi assegnatari promettendo la pronta risoluzione della occupazione, proprio mentre non si impegna per far vigilare sull'immobile che viene in quelle stesse ore occupato nuovamente.

Ancora una riunione, nella giornata di oggi, promette la pronta risoluzione della vicenda. E tuttavia troppi tasselli non rientrano nel mosaico di questa triste vicenda: si viene a sapere che lo IACP aveva assicurato la vigilanza armata privata dello stabile, e tuttavia gli abusivi si sono introdotti negli appartamenti. Perché questo è accaduto? Perché le forze dell'ordine – polizia, e polizia municipale – non sono intervenuti quando i rappresentanti della compagnia di vigilanza hanno denunciato l'immissione di abusivi nella palazzina? Si possono riscontrare ulteriori responsabilità, a parte quelle chiare di una politica debole e supina alla logica degli abusivi, da parte di altri enti o di altre istituzioni che avrebbero dovuto intervenire nel frattempo?

A questa e ad altre inquietanti domande, il Consiglio della V Circoscrizione auspica che la magistratura messinese sappia prontamente dare risposta, così come la seduta del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica sotto l'egida del Prefetto. Le responsabilità della politica, le connivenze e le zone d'ombra che traspaiono in questa terribile storia messinese, infatti, devono emergere con nomi e cognomi, perché non si abbiano mai più a ripetere”.

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