20 aprile 14.25 Mafia, Alfano (IDV): “L’ex ministro Castelli aveva obbligo di denuncia”

“Era ovvio che i magistrati avrebbero chiesto a Castelli di chiarire le sue dichiarazioni su una trattativa proposta dalla mafia e, a quanto dice, ‘rifiutata' nel 2003 dall'allora Berlusconi. E deve chiarire: non, incredibilmente, ai giornali, ma all', che dovrebbe sapere essere unico organo preposto. Dovrebbe spiegare intanto chi erano i boss pronti alla dissociazione e chi gli alti magistrati con cui si consultò informalmente e che cosa è stata la strana manovra fra Dap (nelle persone del dott. Tinebra e del dr. Leopardi, ex sostituto di Tinebra a Caltanissetta chiamato dal suo capo al Dap) e Sisde (nelle persone di Mori e Obinu) per creare una sorta di intelligence carceraria”. Lo ha detto Sonia Alfano, europarlamentare e responsabile nazionale del Antimafia di IdV.

 

“Ricordo che all'epoca Castelli era, inspiegabilmente, Ministro della Giustizia, e avrebbe dovuto sapere che era dunque un pubblico ufficiale con obbligo di denuncia di evidenti notizie di reato. Non lo ha fatto e quindi siamo davanti al reato di omessa denuncia. Qualcuno può spiegarlo all'esponente leghista?” ha concluso la Alfano.

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