2 marzo 09.16 Ente Teatro, Lorenzo Genitori risponde al maestro Fogliani

Dopo le accuse del Maestro Nino Fogliani, che ha rinunciato alla direzione del Rigoletto in scena il 19 marzo prossimo al Vittorio Emanuele, cui il Consiglio di Amministrazione ha risposto dopo alcune ore, stamane sono arrivate le dichiarazione del direttore dela Sezione Musica Lorenzo Genitori.

“In merito alle recenti affermazioni di Antonino Fogliani -per le quali mi riservo di agire a tutela della mia onorabilità in tutte le - desidero specificare quanto segue.

Non è vera l'affermazione riguardo ad una presunta ‘totale assenza di comunicazione': le prime mail riguardo alla produzione risalgono al 17 febbraio; sono cinque missive, in una delle quali Fogliani afferma che “almeno artisticamente, il progetto sta nascendo con una forza positiva”. In seguito, molti contatti telefonici, fino ad arrivare ad una serie di ulteriori 7 mail tra il 25 ed il 26 febbraio.

Non capisco interpretando quali segnali Fogliani abbia pensato che la direzione artistica non avrebbe garantito la qualità dell'orchestra: al momento della sua dichiarazione la composizione non era nota neppure a me, datosi che i professori d'orchestra non avevano avuto ancora il tempo di esprimere la propria decisione.

Non è vero che Fogliani non avrebbe potuto assistere alle prove di regia: il piano prove, per come sarebbe stato rimaneggiato se Fogliani ce ne avesse dato il tempo, avrebbe previsto una sua pressoché costante partecipazione a tali lavori. Del resto, se egli avesse avuto così a cuore il lavoro di regia, sarebbe arrivato in il 28 febbraio, giorno di riunione di Compagnia, e non il 4 marzo, come ha chiesto ed ottenuto dalla direzione artistica.

Non è vero che non ho dato seguito alle sue richieste in merito 'alla sostituzione di parti storiche dell'orchestra', in quanto, al momento di tale richiesta – datata 27 febbraio – nessuno aveva ancora contezza, come detto sopra, di quale sarebbe stata la composizione dell'orchestra. È quindi un'accusa estremamente offensiva, oltre che infondata, quella di aver mostrato ‘indifferenza' o ‘insensibilità verso noi musicisti'. In ogni caso, poche ore dopo la sua richiesta,  senza aspettare risposta, egli ha diffuso la dichiarazione di cui si parla.

Non è vero, ed è grave affermarlo, che il direttore artistico ‘non era riuscito o interessato a ottenere le parti': come lo stesso Fogliani afferma, non è stata certo la mancanza di volontà da parte del direttore artistico, ma circostanze oggettive a ritardare la consegna delle parti stesse.

Non è vero che la decisione è stata assunta adducendo come motivazione che “questi orari sono quelli contrattualizzati in tutti gli Enti”: in una mail del 26 febbraio è stato da me specificato a Fogliani che la scelta era ‘conseguenza di una precisa direttiva del CdA al Sovrintendente‘ (direttiva motivata ieri pubblicamente dal CdA).

Infine, ricordo a Fogliani che sono stato pianista professionista per dieci anni, che la prima Orchestra del l'ho organizzata io quasi vent'anni fa, e che quindi ho motivi anche personali di particolare affetto e attenzione per il versante artistico delle produzioni e per l'Orchestra in particolare”.

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