19 luglio 13.20 Esitato il patrocinio alla mostra de La Resurrezione di Lazzaro

Resurrezione di LazzaroLa Giunta municipale, presieduta dal sindaco Giuseppe Buzzanca, riunitasi a palazzo Zanca, ha deliberato l'intitolazione della villetta tra la via Cesare Battisti ed il viale Europa, dinanzi la scuola media Manzoni, all'attore Angelo Musco (1831-1937) che stabilì la sua residenza a Messina al Gran Hotel, sul viale San Martino, dal 1920. Intitolato anche il lungomare delle Palme a Torre , allo scrittore Stefano D'Arrigo (1919-1992) di cui quest'anno si celebra il ventennale della morte, ed infine lo spazio a verde sottostante il Sacrario di Cristo Re, ad Aldolfo Berdar (1919-1996), fiumano ma messinese d'adozione, studioso che ha dato un importante contributo riportando alla luce preziosi reperti paleontologici, e che operò sia nel territorio peloritano che nell'ambito marino dello Stretto. Esitato infine il patrocinio alla mostra de La Resurrezione di Lazzaro, uno dei più importanti dipinti eseguiti in Sicilia da Michelangelo Merisi, detto il Caravaggio, che sarà esposto dal 26 luglio al 25 novembre, al Museo Interdisciplinare “Maria Accascina” di Messina, a conclusione di un restauro durato sette mesi presso l'Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro del Ministero per i Beni e le attività Culturali. La mostra, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, promossa dall'Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali – Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro, con il patrocinio del Comune di Messina, sarà presentata mercoledì 25, alle ore 10.30, nel corso di una stampa al Museo di viale della Libertà, a cui parteciperà anche con le autorità regionali, il sindaco, on. Giuseppe Buzzanca. Il dipinto restituito alla città verrà ricollocato accanto a l'Adorazione dei Pastori, l'altro grande capolavoro di Caravaggio custodito a Messina. In mostra saranno presenti numerosi pannelli didattici che illustreranno le varie fasi del restauro eseguito in accordo con il Museo Regionale di Messina, e realizzato grazie all'Associazione Culturale Metamorfosi che ha curato, nelle scorse settimane, anche l'esposizione del dipinto a Roma a Palazzo Braschi.

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