18 febbraio 14.09 Libia, Alfano (IDV): “Grave che governo italiano non abbia nulla da dire”

“E' grave che il governo italiano non abbia nulla da dire in merito a quanto sta accadendo in Libia e sulle denunce di Human Rights Watch. Il regime dell'amico Gheddafi ha già provocato la di 24 manifestanti e chissà quanto aumenterà il bilancio nel corso delle prossime ore. Nemmeno in quest'occasione Maroni e Berlusconi si assumono le proprie responsabilità per aver foraggiato una dittatura assolutamente indifferente al rispetto dei diritti umani. Il nostro Paese ha bisogno di smarcarsi da Gheddafi e andrebbe immediatamente sciolto il vergognoso patto bilaterale siglato nel 2008. Invece Berlusconi e sodali continuano ad accogliere il colonnello come fosse un eroe democratico, e a difenderlo, rendendosi complici di quanto sta accadendo nelle piazze della Libia”.

E' quanto afferma Sonia Alfano (IdV), membro della Commissione LIBE al Parlamento europeo.

“La smettano quindi di appellarsi all'Europa e di lanciare anatemi per quella che definiscono un'emergenza umanitaria, ovvero gli sbarchi di clandestini sulle nostre coste” dice ancora la Alfano riferendosi al Ministro dell'Interno e al Presidente del Consiglio, e aggiunge “hanno voltato le spalle all'Ue per fare da stampella ad un regime che opprime il popolo libico da oltre quarant'anni e non hanno alcun diritto di attaccare le istituzioni europee, che chiedono soltanto il rispetto delle norme comunitarie e dei diritti umani. Si smarchino da Gheddafi e comincino ad occuparsi seriamente di politica estera e di immigrazione, se vogliono governare questo Paese”. “L'Ue, invece – conclude – faccia molta attenzione ai propri rapporti con le autorità libiche e chiarisca le proprie intenzioni sul paventato accordo quadro di cui si parla, ambiguamente, da mesi”.

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