16 maggio 12.20 IX Giornata dell’economia, segnali di ripresa ma il salto di qualità è lontano

“L'obiettivo è di fotografare il territorio messinese e, in particolare, il mondo imprenditoriale da ogni angolatura per dare la possibilità agli organi istituzionali di elaborare adeguate strategie programmatiche per lo sviluppo del territorio stesso”. Così il presidente della Camera di commercio, Nino Messina, nell'illustrare questa mattina al Palazzo camerale la pubblicazione, elaborata dall'ufficio Statistica dell'Ente, che analizza risultati, andamenti e previsioni socio-economiche della provincia peloritana. “Pur con timidi segnali di ripresa, il territorio peloritano è attanagliato da una profonda crisi – afferma il segretario generale della Camera di commercio, Vincenzo Musmeci – non si riesce a realizzare quel salto di qualità per evidenziarne una sostanziale ripresa economica”.

Gli argomenti trattati nell'opuscolo hanno evidenziato gli aspetti deboli e forti del nostro territorio. Dall'analisi dei dati e dal confronto con quelli rilevati nell'anno precedente è emerso un incremento del numero di imprese registrate negli archivi camerali dell'1,2%, che ha determinato a fine anno una consistenza di 62.432 imprese, delle quali 45.676 attive. L'incremento ha ripreso il trend di crescita minimo, ma costante, dell'ultimo decennio, che si è interrotto solo nel 2009 per la forte contrazione del numero di imprese (-6,37%) dovuta alle cancellazioni disposte d'ufficio in applicazione del D.P.R. 247/2004, con la quale sono state cancellate dagli archivi camerali 4.774 aziende non più operative da anni. Stagnante è stato invece il settore commercio, la cui consistenza di fine anno è stata di 19.770 imprese, cinque in meno rispetto al 2009. Un terzo dei comuni messinesi ha subito una contrazione del numero di imprese, 14 hanno mantenuto lo stesso numero dell'anno precedente, mentre per i rimanenti si è registrato un incremento.

E' ormai consolidato che nella nostra provincia primeggiano le micro-piccole imprese, per la maggior parte ditte individuali con prevalente vocazione per il terziario ed in particolare per il commercio. Alcuni comuni messinesi, prevalentemente montani, hanno un esiguo numero di imprese, caratterizzate da un territorio insufficientemente dotato di infrastrutture. Queste imprese espletano principalmente la loro attività in quei settori che garantiscono i servizi essenziali.

Segnali di ripresa per le imprese artigiane che hanno registrato un tasso di sviluppo dell'1,2%, derivato dai tassi di natalità e di mortalità che sono stati rispettivamente 7,4% e 6,2%. Positiva è anche l'analisi delle imprese in crisi: nel 2010 si è arrestato il trend in crescita del numero di imprese messe in liquidazione registrato nell'ultimo decennio ed è anche diminuito il numero di imprese entrate in fallimento.

La provincia di Messina è la terza provincia siciliana per il numero di imprese esistenti nel territorio, dopo Catania e Palermo, con una fetta corrispondente al 13% del totale della Sicilia. La consistenza degli imprenditori stranieri sia comunitari, ovvero tutti coloro che provengono da uno dei 27 paesi aderenti all'Unione Europea, ivi compresi Bulgaria e Romania, che extracomunitari, è stata alla fine del 2010 di 3.870, di cui 913 provenienti dai paesi comunitari. Dopo la lieve contrazione registrata nel 2009, riprende nel 2010 il trend di crescita degli imprenditori extracomunitari che svolgono la loro attività nella provincia di Messina, iniziato da oltre un decennio. Per quel che concerne le imprese femminili, secondo i dati dell'Osservatorio sull'imprenditoria femminile UnionCamere – Infocamere, nel 2010 sono 31.976 le donne che svolgono attività imprenditoriale nella nostra provincia nelle 11.968 imprese messinesi la cui imprenditorialità femminile risulta prevalente.

E' stato trattato, altresì, il Turismo internazionale incoming e outgoing, con particolari approfondimenti relativamente ai flussi e alle spese dei turisti. Settore che nell'ultimo anno ha presentato segni di sofferenza sia per la nostra provincia che per la Sicilia, con un calo di turisti stranieri del 12% in controtendenza con il dato nazionale che è aumentato dell'1,6%. Ovviamente il calo di arrivi, ma anche quello dei pernottamenti, hanno fatto inevitabilmente diminuire la somma spesa (-13%).    Anche per l'outgoing si è registrata una contrazione: sono diminuiti i turisti siciliani che preferiscono mete estere per i loro viaggi (-7%), dato che è in controtendenza con quello nazionale (+4%). Questa contrazione ha determinato per la provincia di Messina un calo della spesa del 22%.

Nell'ultima parte è stato analizzato lo scenario previsionale socio-economico provinciale, secondo il quale è emerso che il Valore Aggiunto medio annuo messinese dovrebbe essere in crescita con un aumento dell'1%. In aumento, anche se più contenuto, quello siciliano. Positivo, anche se minimo, il tasso di occupazione che vede una crescita media annua che oscilla tra lo 0,6-0,7%. Il rapporto tra esportazioni e valore aggiunto, pur prevedendo valori positivi, quelli messinesi dovrebbero essere molto più bassi rispetto a quelli previsti a livello nazionale (rispettivamente +7% e +27%). Per le percentuali di occupazione e di disoccupazione rilevate a fine periodo si prevede che siano intorno al 30% sia per il tasso di occupazione che per quello di disoccupazione.

Nell'ambito della Giornata dell', si è svolto l' “Il sistema delle infrastrutture quale fattore di sviluppo” – coordinato dall'amministratore unico dell'Azienda speciale servizi alle imprese, Rosario La Rosa – al quale hanno preso parte il prof. Dario Lo Bosco, presidente dell'Autorità portuale di Messina e Milazzo; il dott. Piero Orteca, consigliere culturale della Fondazione Bonino Pulejo; ed il prof. Michele Limosani dell'Ateneo peloritano, dipartimento “V. Pareto”. “Il Sud è elemento trainante e strategico del Paese”, ha dichiarato Lo Bosco che, nel suo intervento, ha ricordato il progetto Sud elaborato da Rfi ed ha posto l'accento sul Ponte, evidenziando come sia “un'importante e strategica cerniera nodale”. “Oggi, gli scenari mondiali e la globalizzazione hanno cambiato gli scenari politici ed economici del mondo – ha aggiunto Orteca – è necessario cominciare con il rivedere il dibattito sul Ponte e sulle grandi opere, alzandolo di qualità. Discutiamo sui fatti e azzeriamo tutto quel che è stato detto prima”. Infine, Limosani ha tracciato le di sviluppo della città e della provincia lungo due opzioni strategiche: l'area economica dello Stretto ed il sistema economico produttivo provinciale.

Nel corso dei lavori, inoltre, l'arch. Pasquale La Spina ha illustrato lo studio di fattibilità del Centro servizi alle imprese e Terminal crocieristico da realizzarsi al posto dei dismessi Magazzini generali del porto di Messina. Sull'argomento, si è soffermato anche La Rosa che ha fatto rilevare il significato della proposta della Camera di commercio e dell'Azienda speciale di un terminal crocieristico in considerazione delle grandi potenzialità di sviluppo che l'infrastruttura può rappresentare per l'economia provinciale, visto la crescita del fenomeno: 500 mila croceristi e 230 navi da crociera attesi nel 2011.

Al termine degli interventi, il prefetto, Francesco Alecci, ha consegnato il Premio camerale al Merito del Progresso Economico “Loggia dei Mercanti 2011” al commendatore Giovanni Morgante, presidente Ses Gazzetta del Sud, “per aver contribuito, come giornalista prima e successivamente come amministratore della Ses, a sviluppare le tematiche fondamentali della realtà economico-sociale messinese, raccogliendo nel tempo ampi e costanti consensi per la sua infaticabile attività nel mondo giornalistico, per la sua efficace partecipazione al dibattito culturale e per l'impronta imprenditoriale che ha saputo conferire nella gestione della società editrice della Gazzetta del Sud. La sua competenza lo ha reso punto di riferimento credibile nel settore dell'informazione giornalistica, facendogli riscoprire con stile ruoli di notevole responsabilità. E' stato testimone e protagonista, con costante coraggio e obiettività, dei principali fatti del territorio, rappresentando una voce al servizio di un'informazione veritiera. La sua passione e il suo talento sono qualità che onorano il giornalismo e la cultura del nostro paese”.

Presenti all'incontro anche gli studenti delle ultime classi degli Istituti “Jaci” e “Antonello” che hanno contributo alla ricerca dei dati della pubblicazione.

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