14 febbraio 17.01 Turismo, Tranchida: “Ripartiamo da segnali positivi”

“La ha subito un forte calo nel turismo, negli ultimi quattro anni, ma, seppure timidi e contraddittori, il 2010 ha mostrato segnali positivi. Da questi ripartiremo per impostare il rilancio del settore”. Lo ha detto l'assessore regionale al Turismo, Daniele Tranchida, commentando i dati sulla diminuzione degli arrivi e delle presenze di turisti in Sicilia.

“Se i dati del periodo 2006/2009 sono chiari – dice l'assessore – va anche segnalato che i primi risultati del 2010, oltre a confermare i buoni risultati della provincia di Trapani, evidenziano anche un incremento di realta' come Taormina e la tenuta di Cefalu', con un complessivo aumento delle presenze di visitatori stranieri. Gli scali aerei siciliani hanno fatto segnare nel periodo gennaio settembre 2010 un aumento dell'8,1% del volume passeggeri, rispetto allo stesso periodo del 2009, superiore al dato nazionale, che e' stato del 5,6%. Sono germi di crescita che il governo della Regione intende coltivare, attraverso scelte politiche che vogliono marcare una differenza rispetto al passato. La tendenza puo' essere invertita attraverso formule diverse di promozione del prodotto turistico calibrato maggiormente sui mercati in espansione, con un maggiore utilizzo delle nuove tecnologie, a partire da internet, per far conoscere la Sicilia e le sue ricchezze, con una maggiore attenz ione alle esigenze dei visitatori, con strutture di accoglienza e servizi piu' moderni e con una piu' mirata presenza nelle rassegne nazionali e internazionali specializzate, per rilanciare un prodotto integrato, che comprenda il nostro patrimonio naturalistico e paesaggistico, la nostra gastronomia, gli itinerari storico-culturali, i nuovi turismi e la dovuta attenzione alle esigenze del settore alberghiero e della ristorazione. Sono i dati, con la loro crudezza, a dimostrare, ancora una volta, la sostanziale inefficacia della partecipazione a mostre indifferenziate e generaliste- per quanto famose- che, a fronte di una spesa notevole, non garantiscono affatto un'adeguata la crescita degli arrivi nella nostra isola”.

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