13 marzo 08.28 Furti ai mercati Vascone e Zaera, esposto del consigliere del III Quartiere Libero Gioveni

Furti ai mercati Vascone e Zaera, esposto del consigliere del Libero Gioveni indirizzata al , al sindaco e al comandante della Polizia Municipale. 

“Voglio denunciare un fenomeno sempre più inquietante -scrive Gioveni- che si sta verificando con cadenza pressoché giornaliera nei dintorni dei mercati cittadini “Zaera” e “Vascone”: gli scassi e i relativi furti nelle auto in sosta degli utenti che si recano al mercato, dalle quali vengono sistematicamente prelevate le borse della spesa. Risultano sempre più frequenti e numerose, infatti, simili e documentate rimostranze da parte soprattutto di massaie e anziani che si sono visti e si vedono derubati praticamente sotto i loro occhi, e per giunta alla luce del giorno. 

Molti utenti sostano con la loro auto nei paraggi dei mercati per recarvisi dopo magari aver fatto la spola in altre attività commerciali limitrofe e aver comprato diversi generi alimentari che puntualmente depositano poi in macchina. Probabilmente i malcapitati sono seguiti in tutti i loro movimenti, così come appare scontato il fatto che i ladri operino in coppia a mezzo di appostamenti (con uno di essi che funge da “palo”), proprio per non rischiare di essere visti e quindi acciuffati. 

Facile immaginare la reazione, lo sconforto e la rabbia delle vittime al ritorno alle proprie autovetture, sia per i danneggiamenti subìti nelle portiere forzate, sia per i furti in sé delle borse della spesa che oltre a rappresentare un danno economico, non possono che lasciare in loro il segno di chi si sente praticamente “violentato”. Alla luce di ciò alcuni di questi utenti sventurati si sono già addirittura organizzati nel non recarsi più da soli al mercato, proprio per non lasciare le proprie auto incustodite. Occorre anche dire che tali squallidi episodi sono probabilmente riconducibili alla grave crisi economica che sta colpendo molte famiglie, alcune delle quali hanno purtroppo già toccato la soglia della povertà, ma è evidente che ciò non può affatto costituire un alibi o una giustificazione per compiere simili malefatte. Chiedo quindi che il prefetto e il comandante della Polizia Municipale adottino le necessarie misure preventive e repressive del fenomeno denunciato, attraverso un più scrupoloso servizio di vigilanza e controllo di agenti da impiegare anche in borghese”.

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