12 novembre 12.15 Sanità, 67 milioni di investimenti in Sicilia

Oltre 67 milioni di euro sono stati destinati alle aziende sanitarie dell'isola per l'attuazione dei cosiddetti “progetti obiettivo” del Piano Sanitario Nazionale. La programmazione, con l'individuazione di ambiti e priorita' di intervento, e' gia' stata definita seguendo le linee guida fornite dal ministero della Salute e oggi l'assessore regionale per la Salute, Massimo , ha firmato il relativo decreto di riparto.

Si tratta di quote vincolate del Fondo Sanitario Nazionale che il ministero della Salute eroga alle Regioni per raggiungere determinati obiettivi su tutto il territorio con particolare riguardo alle cure primarie, le malattie rare, quelle degenerative, le cure palliative, la prevenzione, la non autosufficienza, la tutela della maternita', le biobanche e la sicurezza sul lavoro.

Sono progetti rivolti al territorio per supportare la crescita della rete assistenziale e che consentiranno di ridurre gli accessi inappropriati in ospedale. L'investimento di 67 milioni di euro permettera' l'avvio di nuove e importanti iniziative delle aziende sanitarie, sostenendo i costi iniziali di attrezzature, tecnologie, formazione, percorsi e innovazioni organizzative che poi, a regime, le stesse Aziende sanitarie avranno il compito di ricomprendere nelle proprie attivita' istituzionali.

“La realizzazione di questi progetti – ha detto l'assessore Russo – permettera' un ulteriore potenziamento della medicina territoriale a cui sono destinati 57 milioni, implementando servizi per proseguire l'adeguamento ai necessari standard di qualita'. Raccogliamo gli input che vengono dal basso e cerchiamo di soddisfare le necessita' piu' urgenti facendo i conti con le risorse disponibili. E' questo il senso della programmazione rigorosa che stiamo portando avanti da per consentire alla sanita' siciliana di raggiungere standard di qualita' e livelli di modernizzazione che finora sono mancati. Anche in questo caso nella programmazione degli investimenti abbiamo ascoltato le istanze arrivate dalle associazioni dei malati e dalle societa' scientifiche. E' chiaro che non abbiamo la bacchetta magica, dobbiamo recuperare in pochi anni un ritardo che altre regioni hanno colmato in 15 anni, ma tutti gli indicatori ci dicono che stiamo migliorando le nostre performance proprio gra zie a una visione di sistema che prevede meno sprechi e piu' servizi”.

Gli uffici dell' hanno lavorato sulla progettazione di massima, adesso tocchera' alle aziende sanitarie definire la progettazione esecutiva, specificando le attivita' che verranno messe in campo sul proprio territorio e la cui attuazione sara' monitorata dal dirigente responsabile del servizio. (Segue).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *